Azure Arc consente di adottare la potenza del cloud Azure nella gestione dei SQL Server, indipendentemente da dove risiedano i database: on-premises, in ambienti edge o su altri cloud. Questa estensione della piattaforma Azure permette di centralizzare la governance, aumentare la sicurezza e abilitare funzionalità avanzate, senza dover effettuare una migrazione completa verso il cloud.
Ma una volta abilitata questa nuova modalità di gestione, quali servizi sono previsti e come si affronta il tema delle licenze? Quali sono i modelli disponibili e come cambiano rispetto al licensing tradizionale di SQL Server?
In questo articolo andiamo a rispondere a queste domande, approfondendo il modello di licensing SQL Server abilitato da Azure Arc e metteremo a confronto i diversi approcci per aiutare le organizzazioni a scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Azure Arc per SQL Server mette a disposizione molte funzionalità senza costi extra, a seconda del tipo di licenza posseduta. Se l’organizzazione ha già una licenza SQL Server con Software Assurance (L+SA) o ha scelto la modalità PAYG (Pay-As-You-Go), potrà accedere gratuitamente a strumenti avanzati come:
Per i clienti con licenza L-only, pur senza SA, sono comunque incluse importanti funzionalità di governance: dall’inventario delle risorse alla gestione dei failover cluster, fino al supporto per gli Always-On Availability Groups.
Queste funzionalità permettono di avvicinarsi a una gestione cloud-like, anche mantenendo i database su infrastrutture locali.
Figura 1 – SQL Server enabled by Azure Arc pricing model
Naturalmente, Azure Arc consente di estendere ulteriormente il set di funzionalità tramite servizi opzionali a pagamento, che possono essere attivati in modo mirato in base alle esigenze:
Questa modularità consente di scalare le capacità di gestione in base alle necessità effettive, mantenendo il controllo sui costi.
Tradizionalmente, la gestione delle licenze SQL Server si è basata prevalentemente su contratti Enterprise Agreement e Software Assurance, vincolando le aziende ad acquisti su base triennale e alla necessità di prevedere con precisione il consumo futuro. Questo approccio, però, mal si adatta a contesti IT moderni, caratterizzati da fluttuazioni di carico, adozione di ambienti ibridi e necessità di ottimizzare i costi in modo più dinamico.
A fronte di questa nuova flessibilità, vale la pena soffermarsi su cosa non funziona più del modello tradizionale. Oltre alla rigidità contrattuale e all’assenza di flessibilità nei carichi di lavoro, le aziende si scontrano spesso con:
In uno scenario ibrido e distribuito, questi limiti possono rallentare i processi e aumentare i costi.
Ed è proprio qui che entra in gioco Azure Arc, non solo per estendere le funzionalità di gestione della piattaforma, ma anche per introdurre nuovi modelli di licensing capaci di superare i limiti del passato.
Per rispondere a queste esigenze, Azure Arc propone un modello Pay-As-You-Go (PAYG) per SQL Server, che consente di pagare esclusivamente per l’utilizzo effettivo, su base oraria o mensile.
I vantaggi sono significativi:
Il vero valore di Azure Arc per SQL Server non risiede unicamente nelle sue capacità tecnologiche, ma nel modello operativo innovativo che viene abilitato: maggiore visibilità, controllo centralizzato, automazione dei processi e ottimizzazione dei costi.
Che si tratti di ambienti soggetti a normative stringenti, workload intermittenti oppure percorsi di modernizzazione graduale, Azure Arc offre un approccio di licensing flessibile, perfettamente allineato alle reali esigenze del business.
Azure Arc rivoluziona infatti la gestione delle licenze SQL Server, superando un modello tradizionale spesso rigido e complesso, per abbracciare una logica dinamica, trasparente e nativamente integrata con gli strumenti del cloud Azure.
Questa evoluzione consente alle organizzazioni di affrontare con maggiore agilità le sfide di un IT sempre più distribuito, valorizzando le infrastrutture esistenti e accelerando la trasformazione digitale.